Di ritorno dall’Europeo metto giù due idee sull’evento ufficiale più grande del nostro vecchio continente.
Per dire delle cose scontate esordisco dicendo che mi sono divertito sopra ogni aspettativa. Vengo da un meta numeroso, spendiamo tante ore tutti insieme a giocare, queste sono cose che di sicuro creano legami, fare tutti questi chilometri, perdere tre partite contro il MU negativo del mazzo e avere l’entusiasmo di tifare per i miei team mates, nonostante tutto, è una cosa per la quel devo ringraziare Erik Lang (il creatore del gioco) e voi, giocatori di Tronismo.
In brave il mio torneo è stato: porto mazzo bello, perdo dal MU brutto. Lo becco 4 volte di fila, la prima partita, tra l’altro, contro quello che prendevo per il culo in fila alle iscrizioni per la maglietta con i gattini. Ha vinto, era Wamma, daje, Fenu. La cronaca delle partite non è interessante, il mazzo rimane molto bello secondo me, ma di questo ve ne parlerò poi o in un altro articolo.
Alla luce dell’esperienza mi sento di poter fare delle considerazioni che mi pare figo condividere con voi.
Esistono giocatori FORTISSIMI.
Vengo dalla scuderia di Magic, ho giocato un mondiale, un buon numero di tornei internazionali, quello che ho sempre contestato al gioco è non avere delle figure “Pro” che guidino una classifica generale, i nomi dei Top Players su Thejoustingpavillion.com han sempre voluto dire poco. Dopo aver visto un pò di partite all’europeo mi sono reso conto del fatto che il gioco può essere giocato ad un livello MOLTO più alto, ed esistono dei giocatori che sono a spanne di distanza dal mio gioco. Sono contento, avere un obiettivo stimola a mettersi in cammino per migliorare. Abbiamo mostrato di avere in scuderia ottimi giocatori, ma dobbiamo ancora crescere un pò, l’EU è stato vinto da un giocatore MOLTO forte, il finalista aveva una visione di gioco di un’altro livello, la sfida si fa interessante:0)
Il META è diverso da casa nostra.
A Pinerolo Fabiano è uno dei giocatori più forti, per riuscire a vincere bisogna confrontarsi con il suo Martell, il meta del negozio fiocca di “Barring the Gates”, “The King in the North”, giocare pochi personaggi FOR2- per non morire di Lame Avvelenate (sono solo tre esempi, ovviamente ci sono altri giocatori che influenzano e carte con le quali fare i conti, ma è inutile fare un elenco). Il Meta degli EU è stato ovviamente molto diverso, i martell non avevano le spadine, le nostre Meta-call sono state sbagliate, l’errore principale del mio mazzo,per esempio, era il giro di Plot, costruito per fare disruption sul gioco avversario, invece di costruire un gioco più lineare, avrei dovuto dare retta a Nimer, ho fatto di testa mia. Lezione imparata:0)
Ogni meta autoreferenziale è destinato ad esplodere.
A Pinerolo, come dicevo sopra, siamo più di una trentina di giocatori, ci troviamo almeno una volta alla settimana per piegare le figurine con una furia demoniaca. La mia riflessione rispetto questa cosa è che ci sono punti
di vista e spunti che si possono solo trovare scontrandosi con altri meta, perchè magari quell’archetipo, quella build è costruita nella maniera migliore secondo gli standard del giocatore. Il vedere altre realtà ti porta a scoprire il valore di altre scelte e mettere in dubbio le tue, costruendo mazzi migliori e soprattutto più versatili. “VIAGGIATE PER TORNEI”, noi ci organizzeremo per girare un pò.
Le carte brutte non sono brutte per sempre. (Il Fattore Destro e Sinistro)
Sono stato OBLITERATO, OBLITERATO da Destro e Sinistro. Questo per dire che alcune carte che finiscono nel vostro quadernone perchè praticamente ingiocabili o una “monnezza fotonica”, potrebbero acquistare valore nel corso del gioco perchè diventano una buona risposta al meta. Un altro grande esempio è “Dato alle Fiamme”, evento INGIOCABILE nel corso dei primi 2 anni di gioco è diventato un’ottima risposta da quando Nimer lo ha messo nel suo Targaryen. Insomma, bisogna riprendere il quadernone ogni tanto e rivedere alcune scelte che erano date per scontate e sicure.
Esiste un gruppo Nazionale (assolutamente FANMADE) col quale si può collaborare.
Dei 168 giocatori del nazionale, 12 erano italiani, un ottimo numero direi. La parte più figa del viaggio è stata, senza ombra di dubbio la compagnia. Ci siamo trovati una volta per preparare il torneo, mangiare insieme, discutere sul meta e il valore delle carte. Ragazzi, il clima è fighissimo e la voglia di giocare è tanta: esiste un gruppo di giocatori MOLTO aperto con la voglia di andare in giro per tornei, dire cagate, divertirsi e con la voglia di aiutare i nuovi ingressi a crescere nel gioco. Questa parte del papiro è più un invito nei vostri confronti, girate l’Italia, girate l’Europa per giocare, il vostro livello di tronismo migliorerà molto, ma soprattutto varrà davvero la pena unire il vostro “stendardo” a quello delle altre casate:0)
Ragazzi, la sostanza è che è stato davvero un piacere giocare in questo Team, spero di poter condividere lo stesso clima al Late Summer Feast (21-22 luglio, Pinerolo -TO) e al Winter Festival (8 -9 dicembre, Torino), saranno due occasioni in cui conoscersi, ri-incontrarsi, sfidare qualche giocatore straniero e fare un pò di festa insieme, perchè il Trono di Spade è solo un gioco, ma “è l’unico gioco che conta”.
Davide, detto Phenu:0)
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